IL FENOMENO DI INTERNET E DEL DIGITALE

Il primo dominio internet è stato registrato nel 1985. Sembra un secolo fa, e, da allora, internet ha conosciuto tassi di crescita mai registrati prima nella storia dell’umanità.

Basti pensare che, mentre il telefono ha impiegato circa 49 anni per raggiungere 50 milioni di utenti, internet ne ha impiegati solo 4, battendo di molte lunghezze altri diffusissimi strumenti come la radio e la televisione.

Internet è poi diventata essa stessa l’infrastruttura che ha consentito la diffusione sempre più rapida ed estesa di nuovi strumenti e applicazioni, come il cosiddetto “social”, con Facebook, che ha raggiunto in pochi anni il miliardo di utenti nel mondo (di cui 26 milioni in Italia), o Google+, che ha impiegato solo 88 giorni per raggiungere la soglia dei 50 milioni di utilizzatori. Sono numeri pazzeschi, mai visti prima, e che, insieme alla costante crescita di tutto quello che gira attorno a internet a livello planetario, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo (siti, applicazioni, utenti, connessioni, velocità, capacità di banda, ecc.), confermano quello che, di fatto, sappiamo già: internet è un fenomeno che sta cambiando profondamente le nostre vite. I tassi di penetrazione rasentano l’80% in Nord America, con punte ancora più elevate nelle grandi città, e superano il 60% in Europa, con percentuali intorno all’84% in Gran Bretagna.

Per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, i tassi di penetrazione sono, ovviamente, più bassi, ma i numeri assoluti sono già elevatissimi (oltre un miliardo di utilizzatori in Asia, di cui la metà in Cina), e con tassi di crescita a due cifre.

Qualunque iniziativa imprenditoriale che aspiri al successo (o alla sopravvivenza), anche (o soprattutto) un piccolo negozio, deve quindi tenere in considerazione un fenomeno che ha già conquistato oltre 2 miliardi di persone e continua a crescere.

Anche in Italia, nonostante tutte le difficoltà molto dibattute e ormai note (velocità di banda, difficoltà di connessione nelle zone poco densamente popolate, digital divide e scarsa conoscenza del digitale da parte di ampie fasce di popolazione, ecc.) internet è un fenomeno epocale, come dimostrano i dati ISTAT, che rilevano un accesso a internet nel 60% dei nuclei familiari, percentuale che sale all’85,7% nelle famiglie dove è presente un minorenne, e tali dati sono abbastanza indicativi dei trend dei prossimi anni.

Nel 2013, oltre la metà delle persone di età superiore a 6 anni (54,8%) naviga su internet e il 33,5% delle persone (circa 19 milioni) ne fa un uso quotidiano. Altro elemento da tenere a mente (e rilevato dai più recenti dati) è che internet non è “roba da ragazzini” così come mostra la crescita dell’uso di internet anche tra le fasce di popolazione più adulta.
Inoltre, considerata la diffusione della telefonia mobile nel nostro paese, l’Italia è ben posizionata per quella che è già considerata una rivoluzione nella rivoluzione, ovvero internet in mobilità. Alta è la percentuale delle famiglie che possiede un cellulare abilitato alla connessione a internet (44%). Sono 27 milioni le persone che utilizzano cellulari evoluti in grado di connettersi a internet (i famosi smartphone) per navigare sulla rete almeno una volta al mese usandolo, in media, per 75 minuti. 3 utenti su 4 navigano addirittura ogni giorno utilizzando il proprio smartphone.

Il fenomeno, come vedremo in seguito, ha importanti impatti sulle modalità di interazione e comunicazione tra negozio e clienti. Ricordiamoci infatti che il cellulare, assieme alle chiavi di casa e al portafoglio, è uno dei pochi oggetti che abbiamo sempre con noi e questo aumenta enormemente le occasioni per il possibile utilizzo. È pur vero che sono soprattutto le persone nella fascia di età 18-24 anni ad accedere a internet in luoghi diversi da casa o dal posto di lavoro utilizzando dispositivi mobili (circa il doppio della media nazionale) ma ricordiamo che:

– I giovani di oggi sono i consumatori di domani;
– Tutto quello che riguarda internet e il digitale evolve a velocità pazzesca, ed è probabile che l’utilizzo di internet in mobilità si diffonda ampliamente presso le fasce più adulte in pochissimo tempo. Sta già accadendo…